Il giro del Granpa di quest’anno si annunciava ostico. 
Non che mi preoccupasse l’itinerario: ormai posso dire di conoscerlo abbastanza bene, anche se, quando si gira per monti con gli sci, bisogna tenere le antenne sempre dritte!

Altre erano le "preocupazioni":
innanzi tutto il gruppo numeroso, perché 5 giorni di scialpinismo con 4 notti in rifugio possono diventare molto lunghi se il gruppo non va d’accordo, come se non bastasse si trattava di un gruppo bello eterogeneo: 4 svizzeri, 1 francese, 1 spagnolo, 2 italiani e 2 guide…..quasi quasi mi veniva da farci una  barzelletta!! Se poi ci aggiungiamo anche una meteo poco chiara fino al momento della partenza, ecco spiegato perché le ultime notti prima di raggiungere 
Cogne non avessi dormito molto!


Per fortuna tutti i dubbi e le perplessità sembrano svanire già dalla prima sera raggiungendo il bel rifugio Sella, un migliaio di metri sopra Cogne: i 4 svizzeri sono calmi, decisi e pacati in puro stile svizzero; Greg, il ragazzotto francese è simpatico e tiene alto il morale e le conversazioni in francese; Nacho lo spagnolo trova subito altri suoi compatrioti in rifugio con cui fare baldoria e noi italiani ovviamente ce la raccontiamo basculando da una lingua all’altra!... Infine anche le previsioni meteo volgono al bello facendomi tirare un ulteriore sospiro di sollievo: tutto sembra partire col  piede giusto!!!



Il secondo giorno è quello più duro e io e Andrea (l’altra guida) ci dividiamo uno in testa al gruppo per guidare la carovana sull’itinerario corretto e uno in fondo. 
Dopo aver conquistato la Gran Serra, facciamo una veloce calata sul versante del Gran Neyro per poi fare qualche curva prima di ripellare alla volta del bivacco Sberna, ultima tappa prima di una entusiasmante discesa fino al rifugio Chabod per una lauta cena e un buon riposo. 
Arriviamo stanchi al rifugio ma la sera scorre via veloce tra scherzi e la consapevolezza di aver superato la parte più tecnica del percorso. 











Il terzo giorno si parte alla volta della cima del Gran Paradiso che raggiungeremo nel primo pomeriggio di una giornata splendida, cielo terso, assenza di vento e nessuna nuvola all’orizzonte! Infine discesa su ottima neve primaverile fino al rifugio Vittorio Emanuele  per concludere una giornata praticamente perfetta dove tutti i membri del gruppo sono riusciti a salire e accarezzare la Madonnina del Gran Paradiso.









Per il quarto giorno il meteo preannuncia peggioramenti e quindi sveglia presto per partire alla vota dei rifugio Pontese in Piemonte! Saliamo al colle del Gran Paradiso e già le prime nuvole si vedono arrivare da dietro il Monte Bianco. Per fortuna abbiamo giocato d’anticipo e ad un’ora più che corretta arriviamo al bel bivacco Ivrea per poi risalire al Colle dei Becchi dove ci aspetta una lunga discesa fino al rifugio Pontese.
Al Pontese passiamo la serata di Pasqua gustando le prelibatezze di Mara e bevendo birra artigianale!!






Il giorno dopo, ultimo giorno del giro, ci svegliamo ancora presto per salire al colle del Teleccio, che conquisteremo dopo più di 1000mt  dislivello con partenza in un bel canale “variante” dell’itinerario classico che ci permette di scoprire un angolo veramente selvaggio della valle. Dal colle ci aspetta una discesa in “powder” attraverso la Valleille di Cogne per arrivare sci ai piedi fino alle macchine e alle tanto desiderate birre!!!






Che dire la hute route del Gran Paradiso è sempre uno spettacolo! e allora non ci resta che darci appuntamento ancora una volta all' anno prossimo!!!