in direzione ostinata e contraria...

Sono un fallito, perché sono un climber dentro; non possiedo niente, non produco P.I.L e non me ne fotte, ogni giorno mi arrabatto come posso: il furgone con cui viaggio è stato il regalo di nozze dei miei,  vivo in affitto e ci vivrò per sempre, ho un conto in banca che sanguina come un'arteria recisa.

Quando mi guardo allo specchio, vedo un pugno di sogni, nascosti tra le prime rughe del viso, stretti tra le dita, spelate dalla roccia, bianche di magnesite.
Vedo l'amore incondizionato di una donna straordinaria, che come me, insegue i suoi e nostri sogni.

Nascosta dietro un sorriso sornione, vedo soprattutto la gioia di vivere questa nostra vita ai "margini" estremi, di mondi che fortunatamente non si toccheranno mai.

Ieri mi son fermato a un semaforo.

Rosso, ho ascoltato, ovattati dall’abitacolo dell’auto, i rumori attorno a me, rumori di vite che scorrono senza lasciar traccia del proprio passaggio.


Un ritornello mi si è annidato fisso in testa – la vita è un brivido che vola via, tutto un equilibrio sopra la follia -  allora penso e analizzo, non in modo sistematico, ma confuso come è nel mio miglior stile, queste parole.


Cazzo! La vita è veramente un brivido, un attimo impalpabile…

Verde; di colpo mi ritrovo in un vortice di emozioni, io FALLITO, inseguo sogni vacui, mi nutro dell’essenza stessa del sogno, della sua voluttà e più sogno e più ho bisogno di sognare.

Per qualcuno sono semplicemente un DROGATO.

Arrampico da 20 anni, ma non è mai abbastanza, ogni giorno devo aumentare la mia dose di "metadone verticale"...ma non mi basta più...

Scalare è stato ed è un viaggio, soprattutto umano ed interiore; in questo tempo ho imparato il sapore amaro del fallimento, la rabbia furiosa dell’errore, la gioia effimera del riuscire e sono cresciuto, continuando a crescere ogni giorno. Viaggiando ho raccolto un po' di tutto; amici, "nemici", alcune volte  mi è capitato di esser raccolto da qualche buon anima...

Il mio viaggio, giusto oggi ha fatto tappa in un porto sicuro, non un arrivo, ma un punto di partenza ben chiaro.
Non ho i numeri di un fuoriclasse, nemmeno quelli di uno bravo, ma ho la grinta e la rabbia, di un animale braccato in corsa per la sopravvivenza. E non ho nessuna intenzione di farmi prendere...

Scalo perché non mi adeguo.
Scalo perché rincorro i sogni e quando li realizzo mi sento vivo e nel sognare vivo.
Scalo, per una sorta di riscatto, verso il sistema, dove uno come me non vale un cazzo.
Scalo perché questa vita è MIA e la voglio VIVERE attraverso ciò che amo.

scalare è una necessità, non un crimine...