JPremessa: una Guida Alpina ricca (e conseguentemente con una macchina di un certo tipo ) è come una Guida Alpina grassa, c'è qualcosa che non va. (cit)

la Poderosa in autostrada
Questo è quanto più mi è rimasto impresso dell'esilerante libro di Alberto Paleari " ci sfiorava il soffio delle valanghe", un life motive che da sempre mi accompagna, nella vita e nella professione.

Non son mai stato particolarmente grasso, men che meno ricco...di conseguenza l'auto, anzi la "Poderosa" rispecchia al cento per cento il mio stile di vita...magro e squattrinato.

Cosi in un afoso venerdi pomeriggio di inizio settembre, la stagione ormai quasi alle spalle, mi metto al volante della Poderosa, al mio fianco l'inseparabile compagna di avventure, vita e cazzate...Miss Bolis!

Céuse - o meglio una piccola parte...

Tra afa, code e velocità di crociera ( in autostrada ) non superiore ai 100Km/h arriviamo sul far della sera in zona Monginevro.

Gli anni sono passati anche per noi, non abbiamo molta voglia di sbragarci giù in tenda o peggio ancora in qualche parcheggio,così armati di smartphon e supportati da tripadvisor o qualche altra diavoleria, la Bolis cerca e infine trova un posto dove passare la prima notte delle nostre Vacanze senza rimetterci l'intera serie di friends!

Riprendiamo il viaggio sul far del mattino dopo una colazione "chimica", ma siamo galvanizzati da quello che ci aspetta...Céuse; la mecca, il paradiso, un posto straordinario e magico!

Passato Briancon lanciamo la scoppiettante Poderosa in una folle corsa (90km/h max) lungo la bellissima valle della Durance giù fin verso Gap e Tallard, per poi piegare decisamente a destra lungo la toruosa strada che porta a Sigoyer e finalmente al Col des Guérins da dove parte il sentiero per la falesia.

Céuse non è solo l'arrampicata su di una roccia perfetta, Céuse è la foresta, i blocchi sparsi nel bosco, le colline e i campi tutt'attorno, è la luce del tramonto che infuoca l'aria è il profumo dei pini e di roccia, è la luce delle frontali nell' oscurità della sera, è il peso dei nostri sogni, Céuse è un incubatore di sogni e opere d'arte disegnate nella pietra.

Céuse e non è tutto

Cosi trascorriamo due giorni fantastici, tra buchi, placche da sogno, (o incubo) settori che ogni volta ci regalano emozioni grandissime.
Dormiamo al Gite Le Grange aux Loups, molto carino, economico (dormire e uso cucina 16€ al gg a persona) noi lo consigliamo vivamente!

Ale a vista su Un pont sur l'infini - 7a
Il secondo giorno al settore L'été Céusien, uno dei tanti settori della Grande Face ingaggio una lotta di circa 40 minuti per venire a capo "a vista" dei 52 m di Immense e Bleue un 8a straordinario, forse uno dei più bei tiri di sempre.
Con un colpo di culo sto su fino in catena...in cima ero talmente pieno e le prese talmente piccole ( o forse ero io che le vedevo tali) che ho dovuto trattenere il respiro per non perdere l'equilibrio e ribaltare giù!

Birra, birrette e birrazzze concludono degnamente la nostra permanenza in terra Céusiana!

dieta dissociata

Direzione Verdon! La Poderosa non molla un cazzo, attraverso l'ancora infuocata Provenza si dimena, sussulta e sferraglia ma ci conduce sani e salvi a La Palude sur Verdon.

Il Comunale, la Bolis e la PODEROSA
Devo ammettere che prima di affrontare questa trasferta transalpina ho apportato alcune modifiche
( ESTETICHE ) con il nastro americano, giusto per dare un tocco di classe alla Poderosa e chiudere i buchi di ruggine più evidenti.

In Verdon non possiamo che andare al Camping Municipal, il bellissimo ed economico camping che c'è all'ingresso del paese.

Aiguines, il suo castello e un tramonto da favola
Piccola nota logistica, per mangiare consigliamo le Perroquet Vert oppure la Creperie li affianco. Sconsigliamo assolutamente il bar  snack Lou Cafetie, quello in piazza per intenderci.
Lozzo e gestito da persone simpatiche come una manciata di sabbia tra i coglioni.

Il Verdon con le sue pareti, le sue linee ricche di storia e di fascino è il luogo dell' anima, dove ogni volta è un emozione posare mani e piedi su questa roccia perfetta, fatta apposta per scalare.

Questa volta però non abbiamo molta voglia di gettarci nelle Gorges così optiamo per la falesia di Bauchet, un must assoluto!
Rive gauche, meno affollata della rive droite ma altrettanto bella, anzi fose ancora più selvaggia.

Ale a Bauchet

Bauchet ci regala una giornata in un ambiente super, tiri esigenti e mai scontati!!!Già lacesso è una piccola avventura, la chiodatura e il mito che avvolge questa falesia fa il resto.

Il giorno seguente, smontato il campo base, il viaggio della Poderosa e dei suoi occupanti, prosegue verso Aiglun, un posto che da molto tempo voglio visitare...le temperature non sono proprio ottimali...decisamente caldo, ma siamo fiduciosi nella brezza e nel cielo un po' velato.

Aiglun Paroi du Giet
Ovviamente cosi non è...par d'essere in un forno già al parcheggio sotto l'ombra dei tigli, sul sentiero d'accesso mi manca il fiato e all' attacco della presunta via boccheggio.

Facciamo un tiro, non difficile ma neanche facile, qui sguilla tutto con sto caldo! arriviamo in sosta, ci guardiamo e di comune accordo buttiamo le doppie e ci dirigiamo verso la birretta! Torneremo con temperature più consone.

Primo tiro della via Croquignol 
La cosa bella oltre ad Aiglun chè è un posto meraviglioso, è il viaggio fatto per arrivarci, attraverso boschi infiniti, valli, altipiani, spazzi incontaminati, dove vedi una casupola ogni quindici chilometri se va bene; è il lato bello di questo paese, la natura ha ancora la predominanza sull' uomo.

Aiglun e un ambiente straordinario
Supportati da una ruggente Poderosa e qualche birretta di conforto partiamo alla volta di Castelbianco, dove trascorriamo l'ultima delle nostre cinque giornate di questa breve ma intensa arrampicovacanza.

La meritata birretta dalla Raffa al Bar Neva a Cisano
Il caldo è ancora forte, così non ci rimane che scalare all' ombra. Cineplex è il posto ideale per sfinirci gli avambracci e la power!
Qui in Val   Pennavaire, ormai uno dei centri più importanti per l'arrampicata, Andrea "Dinda" Bisio ha svolto un lavoro silenzioso e titanico chiodando per la felicità di tutti noi climber consumistici, una quantità di tiri e falesie che credo abbia pochi eguali.

Cineplex e la Val Pennavaire
Ormai è diversi anni che veniamo a scalare qui, sia per lavoro che per diletto, ci sentiamo un po' a casa e anche se spesso scalare a in Val Pennavaire coincide con la fine dei nostri viaggi verticali è sempre bellissimo, le birrette al Bar Neva dalla Raffa, la splendida accoglinza di Rossociliegia che con le sue colazioni ci dà ogni volta la carica giusta per una nuova giornata di arrampicata.

Menzione speciale alla Locanda Scola, cibo straordinario, carta dei vini da far impallidire il mondo, servizio, gentilezza e ospitalità da n1!!!

Alla Poderosa non resta altro che ricondurci su quel ramo del lago di como che volge a ponente...adesso per qualche giorno può tirare il fiato.

Poi saremo di nuovo in viaggio verso altre pareti, verso altri luoghi e altri sogni...

Il Pota, per ogni occasione esselunga e vai tranquillo!



Guide Indispensabili

Cèuse grimper dans les hautes-alpes
Verdon rive gauche
Parois de Légende
Oltrefinale